Cosa vedere a Istanbul in 3 giorni

Cosa vedere a Istanbul in 3 giorni

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Metà europea e metà asiatica, Istanbul è l’unica città al mondo divisa tra due continenti. Proprio per questa sua particolarità, tra le strade dei suoi quartieri divisi dal Bosforo si percepiscono le influenze di varie culture che rendono la capitale della Turchia una delle destinazioni più interessanti da visitare.

Beyoglu e Galata

Anche se le principali attrazioni turistiche di Istanbul sono nella parte più antica della città, chiamata Sultanahmet , a Beyoglu si respira aria di innovazione, non mancano caffè alla moda e piccole boutique artigianali dove passare qualche minuto a curiosare. E’ qui che vi consiglio di soggiornare. Ad esempio l’hotel Ravouna 1906 Bosphorus Istanbul è situato in posizione perfetta e ha un ottimo rapporto qualità/prezzo. Per la cena avrete l’imbarazzo della scelta, tra ristorantini tipici ed eleganti locali modaioli raggiungibili con una breve passeggiata.

tram in strada di Istanbul
Istiklal Caddesi – Istanbul

Di Beyoglu la zona di Galata in particolare è incantevole. Galip Dede Caddesi ad esempio è una strada zeppa di negozietti di strumenti musicali. E’ molto divertente curiosare tra le vetrine e perdersi nei vicoli che la circondano. Non dimenticate di visitare la celebre torre, si può anche salire in cima per godersi la vista sullo stretto.

torre di Galata a Istanbul
La torre di Galata – Istanbul

Sultanahmet e Balat

Lo skyline scandito dai minareti delle moschee che si ammira dal ponte di Galata è forse l’immagine più nota della città. Al di là del ponte si raggiunge Sultanahmet, la zona vecchia di Istanbul, dove è possibile visitare la Moschea blu, la spettacolare Santa Sofia, la Cisterna Basilica e il palazzo Topkapi. Un tuffo nella storia e nelle tradizioni di Istanbul è assicurato.

interno della Hagia Sofia di Istanbul
Hagia Sofia – Istanbul

Balat è considerato uno dei quartieri più colorati del mondo, ma la sua storia ha radici profonde. Oggi l’antico quartiere ebraico di Istanbul ha dipinto i suoi edifici dei colori dell’arcobaleno, ospita negozi vintage, gallerie d’arte e sebbene non sia mai stata una delle zone più turistiche della città, questa sua nuova veste ha attirato molti instragrammers che stanno contribuendo alla sua notorietà.

Il Gran Bazar di Istanbul

Non si può andare a Istanbul e non immergersi nel caotico Gran Bazar. Ci si trova di tutto un po’, soprattutto articoli di pelle e chincaglierie varie per la casa. E’ gigantesco e ci si perde, serve almeno un pomeriggio intero per viverlo bene e curiosare tra la merce esposta. Con un po’ di pazienza e ingegno si possono fare ottimi affari.

Anche il Bazar delle spezie è molto caratteristico. Si trova subito al di là del ponte di Galata appena arrivati a Sultanahmet. Oltre alle spezie ci sono frutti secchi, dolci, vari tipi di té, noccioline, e mille altre cose….

bazaar dei dolci a Istanbul
Il Gran Bazar di Istanbul

Istanbul asiatica

Dal molo di Eminonu si può prendere il traghetto per arrivare a Kadykoy e Uskudar, due quartieri molto interessanti della Istanbul asiatica. Da dedicarci almeno una giornata, sono due zone molto tradizionali e meno turistiche e vale davvero la pena farci una passeggiata. Osservare gli edifici e scambiare quattro chiacchiere con i locali arricchirà senza dubbio la vostra esperienza di viaggio.

vista panoramica sui minareti di Istanbul

Mangiare, bere e divertirsi a Istanbul

Come dicevamo, la parte più ricca di locali e ristoranti è Beyoglu.

Qualche nome testato personalmente su dove mangiare a Istanbul: al Meze by Lemon Tree, si mangia benissimo (è meglio prenotare) e per una serata speciale, il Mikla. C’è una vista spettacolare della città. Ottimi piatti e vini.

Dopo cena un cocktail al 360° oppure al Reina.

Per un pranzo al volo optate per lo street food: il top è il panino col pesce al molo di Eminonu e per una carica di vitamine, il succo di melograno spremuto al momento, che si trova in ogni angolo della città.

Per organizzare i nostri giretti abbiamo usato la Lonely Planet Pocket, molto comoda e leggera da portarsi dietro. Ci sono gli itinerari divisi per quartieri, con le soste consigliate per mangiare e alcune curiosità.

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